Comunità asessuale italiana: ‘vivere senza sesso è possibile’
di Riccardo Rocca
“Un asessuale è una persona che non prova interesse per il sesso. Si può quindi definire che un asessuale è colui che non prova attrazione sessuale”. Questa è la definizione dell’asessualità che la sezione italiana di AVEN-Asexual Visibility and Education Network propone nel suo forum. La rete per l’Informazione e la Visibilità degli Asessuali nasce nel 2001 negli Stati Uniti, fondata da David Jay. Due i principali obiettivi: favorire l’accettazione degli asessuali nella società e iniziare un dibattito per facilitare la crescita della comunità asessuale. Abbiamo deciso di approfondire quest’area della sessualità umana con Lea Vittoria Uva, amministratrice di AVEN Italia.
- Non si sente mai parlare di asessualità, ci dica qualcosa in più.
Credo che la prima cosa da chiarire sia che cos’è l’asessualità: essa infatti non si basa su una scelta né sul comportamento di una persona. Per esempio, è facile capire che una persona eterosessuale è semplicemente qualcuno che prova attrazione sessuale per il genere opposto. Ci sono comunque persone eterosessuali che non hanno rapporti, magari per scelte religiose o morali, facile esempio, in teoria, i preti e le suore. Non avere rapporti non significa che essi non siano più etero, perché il loro orientamento non è cambiato: trovano comunque le persone attraenti ad un livello sessuale, ma scelgono di non agire su quell’attrazione. Lo stesso vale per l’omosessualità o la bisessualità. Si può essere gay e vergini o casti e non si è meno gay di una persona che va a letto con un partner diverso ogni sera. L’asessualità è anch’essa semplicemente basata sull’attrazione, o in questo caso la non-attrazione. Così come gli etero non sono attratti dallo stesso sesso e gli omosessuali non sono attratti da quello opposto (se semplifichiamo lo spettro delle identità di genere nel comune sistema binario), gli asessuali non sono attratti da nessuno, a livello sessuale. Ciò non significa che uno, per essere asessuale, debba anche essere vergine o fare voto di castità. In realtà molti asessuali sono sessualmente attivi o sessualmente disponibili, nonostante questa non sia la loro preferenza in termini assoluti. E fare sesso non significa che essi non siano asessuali. Infatti è spesso “necessario” trovare un compromesso per quanto riguarda le attività sessuali se una persona asessuale ha una relazione stabile con una persona non-asessuale. In più, moltissimi asessuali non sanno neanche che ci siano altre persone come loro, credono di avere un problema e se ne vergognano, per cui non sono neanche a conoscenza del fatto che l’asessualità esiste come orientamento e che non c’è niente di male in essere se stessi.
- Esistono quindi anche asessuali che hanno un partner non asessuale?
La maggior parte degli asessuali che oggi sono sposati sono in relazioni con persone non-asessuali, ma ho avuto il piacere di conoscere anche qualche coppia di asessuali sposati tra loro, o conviventi.
- Che tipo di attrazione lega una coppia asessuale vista la mancanza di attrazione sessuale?
È importante fare una distinzione tra attrazione sessuale e attrazione romantica. La maggior parte della popolazione non percepisce queste attrazioni come diverse tra loro perché le ha dirette verso lo stesso genere, per cui la maggior parte degli eterosessuali saranno anche eteroromantici, la maggior parte degli omosessuali saranno omoromantici, etc. Ma ci sono anche (rari?) casi di etero o omosessuali biromantici, o di persone che hanno un’attrazione romantica per il genere verso il quale non provano attrazione sessuale (eterosessuali omoromantici, omosessuali eteroromantici), in pratica di persone non-asessuali che hanno un orientamento romantico diverso da quello sessuale. La situazione sembra essere diversa per gli asessuali. Anche se una buona percentuale di asessuali sono anche aromantici (non provano attrazione romantica) ed essere aromantici non è una cosa esclusiva degli asessuali, moltissimi asessuali si identificano come eteroromantici, omoromantici, biromantici, ecc. Ciò significa che si possono innamorare anche senza provare attrazione sessuale. Quindi molti asessuali non disdegnano relazioni romantiche.
- Quindi gli asessuali hanno una propria identità di genere? Esistono persone transessuali asessuali?
L’identità di genere delle persone asessuali è come quella delle persone sessuali: possono essere uomo o donna a proprio agio con il sesso con cui sono nati (cisgender), possono essere transgender, genderqueer, ecc. Un sondaggio del 2011 mostra che c’è una percentuale interessante di persone che sono trans* o comunque non esattamente cisgender (ci sono persone agender, genderless, genderfluid, bigender, ecc) ma non c’è stato nessuno studio a riguardo che possa confermare che l’identità di genere e l’asessualità siano collegate in un rapporto di causa-effetto o di altro tipo. In generale, l’orientamento sessuale e l’identità di genere sono due cose separate, e persone di ogni identità di genere possono avere qualunque orientamento sessuale.”
- Quali sono i problemi che un asessuale ha nella vita di tutti i giorni, se ce ne sono?
A livello quotidiano, le difficoltà delle persone asessuali variano, e ci può essere differenza tra un asessuale che è cosciente della sua identità e orientamento, e uno che non lo è. Per quest’ultimo, c’è spesso la possibilità che si senta solo, alienato, diverso dagli altri e magari malato senza capire perché. Questo senso di alienazione spesso è un fattore nell’alto tasso di depressione all’interno della comunità (ho sentito dire che sia pari o quasi a quello della comunità LGBT).
- Obiettivi a lungo termine?
Per quanto riguarda gli obiettivi che la comunità asessuale si prefigge a livello sociale, il più importante è la visibilità che arriva al suo meglio solo con l’educazione. Stiamo già lavorando attivamente con i media e alcuni gruppi LGBT per ottenere il più possibile una corretta rappresentazione dell’asessualità [è in corso un tentativo di riconoscimento dell’asessualità all’interno della comunità LGBT ndr] distinta dalla castità, da una scelta di vita e/o da una malattia. Abbiamo raggiunto alcuni risultati a livello del DSM, che fino alla scorsa edizione confondeva l’asessualità con il disturbo da desiderio sessuale ipoattivo. Vorremmo che l’educazione sessuale nelle scuole italiane fosse meglio sviluppata per includere tutti gli orientamenti sessuali, inclusa l’asessualità, e un migliore approccio all’educazione al consenso/diniego di attività sessuali così che fin da giovanissimi i ragazzi sappiano come e quando intraprendere attività sessuali. Ci piacerebbe che le persone asessuali avessero un’organizzazione che li aiutasse quando sono in difficoltà. In America, il progetto Trevor, che aiuta i giovani LGBT con tendenze suicide, ha aggiunto alle sue risorse del materiale utile ad aiutare gli asessuali che chiamano la hotline. In Italia sono ancora poche le organizzazioni che aiutano i ragazzi gay e trans, e nessuna aiuta gli asessuali, a parte la nostra community online, ma non siamo professionisti e non siamo in grado di dare supporto psicologico come lo farebbe un professionista.
- E dal punto di vista legale? Quali sono le richieste della comunità asessuale?
Essere riconosciuti come orientamento sessuale vedrebbe l’asessualità inclusa nella legge anti-discriminazione. Molti asessuali sono omo o biromantici, e possono quindi essere in relazioni con persone dello stesso sesso/genere. Quindi la maggior parte della comunità supporta la lotta per i diritti gay a livello di matrimonio e adozione. Qualcosa di più specifico che personalmente vorrei portare all’attenzione della comunità asessuale e non-asessuale col tempo, cioè quando ci sarà una migliore educazione al riguardo, è il discorso delle adozioni da parte di persone single, che può avere grande importanza per gli asessuali, aromantici o romantici, che vogliano adottare bambini. Molto più complicato può essere il discorso dell’annullamento del matrimonio da parte della Chiesa e/o dello Stato in caso che il matrimonio non sia “consumato”. Ritengo che questa legge sia di per sé arcaica e che porti ad eguagliare il matrimonio con l’atto sessuale, poiché senza quest’ultimo il matrimonio si può annullare. Ma ci tengo a specificare che nulla di tutto ciò è stato discusso e approvato dalla comunità, sono solo pensieri legati a quelle situazioni che possono coinvolgere gli asessuali da un punto di vista legale.