Pubblicato il: Mar, Apr 30th, 2013

«Race for the cure», di corsa contro i tumori al seno

di Stefania Manservigi

Il nastro rosa, simbolo della campagna per la lotta contro i tumori al seno

Si svolgerà nei giorni 17, 18 e 19 maggio la quattordicesima edizione romana della «Race for the cure», un evento benefico volto alla raccolta di fondi per sostenere la lotta contro i tumori al seno e a sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’importanza della prevenzione.

Ma in cosa consiste la «Race for the cure»? La «Race for the cure» è un evento simbolo organizzato dalla Susan G. Komen Italia, un’organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato, consistente in una corsa della lunghezza di 5 km, con passeggiata di 2 km. La manifestazione, che riesce a coniugare perfettamente una giornata di sport e aggregazione con l’attenzione dovuta verso un tema di rilievo sociale, ha assunto sempre più importanza in Italia tanto che, nella tredicesima edizione del 2012 di Roma, la partecipazione del pubblico ha toccato le 52.000 persone, attestandosi come l’edizione più partecipata al mondo tra le oltre 150 organizzate dalla Komen in America, Europa, Asia e Africa. Partecipazione che nella penisola ha toccato addirittura gli 80.000 iscritti nel 2012 se si considerano anche le edizioni di Bari, Bologna e Napoli.

La «Race for the cure» nasce nel 1982 negli Stati Uniti dove coinvolge oltre cento città e trova grande riscontro: oltre alla rilevante partecipazione popolare (ogni anno i partecipanti sono circa un milione e mezzo), anche i personaggi pubblici hanno sempre mostrato un grande interesse per l’evento tanto che, nell’edizione di Washington, è previsto come starter d’eccezione il Presidente degli Stati Uniti d’America.

L’evento è giunto in Italia nel 2000 prevedendo come prima tappa Roma per poi consolidarsi e coinvolgere anche altre città italiane, nello specifico Bari, Bologna e Napoli.

La diffusione di eventi di impatto sociale come la «Race for the cure» che, oltre a sostenere le donne colpite da tumore al seno dimostrando alle stesse vicinanza, riescono a coinvolgere anche le giovani generazioni ammonendo circa i rischi che si incorrono sottovalutando l’importanza di una giusta prevenzione, sono sicuramente un modo positivo per diffondere la cultura dell’educazione e della consapevolezza, specie in Italia dove il tumore al seno risulta il tumore più frequente. Francesco Schittulli, Presidente della Lega italiana per la lotta ai tumori, aveva fotografato la situazione italiana in occasione del lancio della Campagna Nastro Rosa 2012 per la prevenzione del tumore al seno, rendendo noti i risultati di un sondaggio realizzato con Astra ricerche e ammonendo circa la necessità di avere la massima attenzione visto l’aumento di tumori al seno in donne con età inferiore ai 50 anni.

Con i soldi raccolti dalla Komen Italia dal 2000 ad oggi si sono già raggiunti obiettivi importanti: circa 1.800.000 euro sono stati spesi per la realizzazione di progetti, portati avanti anche in collaborazione con altre associazioni impegnate nella lotta contro il tumore al seno. Tra questi spiccano corsi di aggiornamento per operatori sanitari, programmi di educazione per donne sane e studenti, servizi clinici per il recupero del benessere psico-fisico delle donne operate, e acquisto di macchinari necessari per le diagnosi.

L’appuntamento è a Roma per il 17, 18 e 19 maggio. Il contributo richiesto per l’iscrizione e la partecipazione è di 13 euro comprensivo, fino ad esaurimento scorta, della borsa omaggio contenente il pettorale e i gadget degli sponsor e della t-shirt ufficiale dell’evento. E per le «Donne in rosa» (ovvero le donne che hanno affrontato il tumore al seno e indossano un cappellino e una maglietta rosa per lanciare un messaggio di positività) è previsto l’omaggio di una borsa e una t-shirt speciale solo per loro.

Per ulteriori informazioni consulta il sito qui.