L’Europa stanzia 500 milioni per gli aiuti alimentari. All’Italia la fetta più grossa
di Alberto Bellotto
L’Europa ha stanziato 500 milioni di euro a favore dei poveri e degli indigenti. Il comitato di gestione dell’OCM (Organizzazione comune dei mercati) ha infatti approvato, nella giornata di giovedì, il finanziamento del Programma di distribuzione di derrate alimentari agli indigenti per il 2013.
Secondo quanto riportato dal comunicato della Commissione Europea i beneficiari del provvedimento saranno circa 18 milioni di persone distribuiti in 19 Stati dell’Unione Europea. Lo stanziamento prevede che i fondi vengano spesi per acquistare derrate alimentari per coloro che sono senza casa e senza lavoro; per gli anziani, i portatori di handicap, e i nuclei familiari numerosi. La distribuzione verrà invece delegata alle banche alimentari e alle associazioni di volontariato.
Il paese che beneficerà della quota maggiore è l’Italia, alla quale andranno circa 100 milioni (98.269.857 per la precisione), subito dietro, Spagna (85.618.342), Polonia (76.924.105) e Francia (71.367.188). Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania, ha accolto la decisione di Bruxelles positivamente non nascondendo la soddisfazione per il lavoro fatto: ‹‹Si tratta di un ottimo risultato soprattutto considerando che l’Italia si è battuta a lungo in sede comunitaria per difendere non solo la stessa sopravvivenza del programma, ma anche la sua entità in termini economici›› Il ministro ha poi dato qualche dettaglio sulle forme di impiego dei fondi: ‹‹Le risorse assegnate al nostro Paese verranno utilizzate per l’acquisto di derrate alimentari che verranno distribuite sul territorio nazionale. Questa misura risulta ancora più preziosa se pensiamo al fatto che la crisi internazionale ha purtroppo ampliato quelle fasce di popolazione che sono in difficoltà economica››.
Catania ha ribadito inoltre l’intenzione di lavorare affinché il piano venga confermato anche nei prossimi anni: ‹‹Mi batterò con tutte le mie forze affinché il programma possa continuare in futuro, anche affrontando le resistenze, che so già che incontrerò, da parte di quei Paesi membri che sono invece per l’abolizione del programma››.
Il programma, in vigore dal 1987, verrà comunque ridefinito già dal prossimo anno. Alla fine del mese di ottobre, il Commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e l’integrazione, Laszlo Andor, presenterà una serie di proposte per rendere il sistema maggiormente flessibile, legandolo alle politiche di coesione sociale. Dacian Cioloș, Commissario europeo per l’Agricoltura, pur ribadendo la soddisfazione per i risultati del programma, ha posto l’accento sulla necessità di rimodulare il piano di aiuti: ‹‹Possiamo essere orgogliosi dei risultati ottenuti con questo regime nel corso degli anni, ma è giunto il momento di riflettere sul miglior modo per continuare a rispondere in futuro alle necessità degli indigenti››.
Secondo una prima bozza di riforma, il Programma di distribuzione di derrate alimentari verrà finanziato con circa 2,5 miliardi di euro da gestire nel periodo di 7 anni, dal 2014 al 2020. L’intenzione della Commissione è quella di inglobare il piano alimentare all’interno del sistema di politiche sociali già attive, con lo scopo di perseguire la diminuzione del 20% della povertà entro il 2020.