Pubblicato il: Mar, Lug 31st, 2012

Boom di divorzi over 65: la fine di un amore ai tempi della crisi

di Stefania Manservigi

Il fenomeno del divorzio, in continuo aumento nel nostro Paese, non riguarda più solo la generazione nata sotto gli albori della legge 898/1970 che ha introdotto l’istituto in questione in Italia. In crescita esponenziale, infatti, sarebbero i divorzi tra gli over 65 aumentati del 50% negli ultimi dieci anni. Segno che i tempi che cambiano non risparmiano nemmeno le abitudini e le tradizioni di chi è nato in un’altra epoca? In realtà il dato resta molto curioso, e ha insospettito anche l’Inps. Pare infatti che le motivazioni sottese alla base di queste apparenti crisi della terza età siano in realtà puramente economiche.

Nessuna fine del grande amore, quindi, ma semplice necessità di arrivare a fine mese. Infatti, come scopo di queste separazioni a dir poco strane, vi sarebbe l’ottenimento dell’assegno sociale predisposto dall’Inps a sostegno degli over 65 che arrivano a percepire un reddito annuo inferiore ai 5.577 euro. La solita truffa all’italiana? Sembrerebbe proprio di sì, anche se in questo caso il contorno appare più incerto. Più che il desiderio di truffa, sembra che il comportamento delle anziane coppie sia dettato da semplice istinto di sopravvivenza. Non si scopre certo ora come la crisi che sta lacerando il nostro Paese e gran parte del bacino mediterraneo dell’Europa abbia avuto come bersagli privilegiati anziani e pensionati. E se molto spesso la cronaca ci ha consegnato storie di anziani signori sorpresi ai supermercati a rubare generi di prima necessità per poter garantirsi un pasto, stavolta a essere sotto le luci della ribalta sono quegli over 65 che hanno deciso di fare di necessità virtù, per sopravvivere a una crisi che taglia loro le gambe. Ma la truffa, come avviene? Il gioco in realtà è molto semplice. Solitamente è la moglie che, casalinga e senza pensione, si separa dal coniuge avente un reddito superiore alla soglia minima di povertà. Separazione alla mano, la donna a questo punto può richiedere all’Inps l’assegno sociale che ammonta a poco meno di 430 euro mensili presentando la sua dichiarazione dei redditi e, quindi, dimostrando di avere un reddito inferiore a 5.577 euro annui.

E l’Inps, cosa può fare per smascherare il trabocchetto? In realtà veramente poco, come affermano gli stessi dirigenti dell’istituto previdenziale. Le separazioni risultano sancite da regolari sentenze da parte dei Tribunali e, inoltre, nemmeno la convivenza senza soluzione di continuità anche dopo l’ottenimento della separazione può essere portata a dimostrazione della falsità della separazione stessa. Molto spesso, infatti, la residenza continua a restare comune su decisione del giudice, a causa della situazione di indigenza delle coppie separate. Un sistema ben studiato, quindi, che sembra non lasciare scampo alle casse dell’Inps che, dal suo canto, tiene comunque a far sapere che gli assegni non vengono concessi ad occhi chiusi. Sarà, eppure anche quest’anno ne verranno erogati circa 827.000 rispetto ai 725.000 del 2002. Quanto costano cari i divorzi ai tempi della crisi.