Indagine Istat: l’Italia che cambia
di Angela Amarante
Come si vive nella Penisola? L’Istat ha presentato i risultati del rapporto “Noi Italia”, un insieme di cento statistiche utili a mostrare l’evoluzione del nostro paese.
In primo piano il lavoro, con le conseguenze della crisi economica che continuano a farsi sentire: i disoccupati che non lavorano da oltre un anno rappresentano il 48,5% della popolazione, mentre il 12,3% dei lavoratori sono irregolari e al Sud uno su cinque lavora in nero. Un dato allarmante, se si considera anche la presenza di oltre due milioni di giovani “Neet” (Not in Education, Employment or Training), ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano: la quota più alta dell’Unione Europea dopo la Bulgaria. La Penisola detiene il primato anche dei giovani che abbandonano gli studi prima di diplomarsi. Sono il 18,8% , contro una media Ue pari al 14,1%.
Più di otto milioni, invece, i poveri, con l’11% delle famiglie che fatica ad arrivare a fine mese. La povertà assoluta coinvolge il 4,6% delle famiglie, per un totale di 3,1 milioni di individui.
Quanto alle imprese, la competitività resta in calo, mentre è frequente il ricorso al credito al consumo, soprattutto nel Mezzogiorno.
Anche la popolazione cambia: gli stranieri sono triplicati in dieci anni raggiungendo quota 7,5%, e ci sono 144,5 anziani ogni cento giovani. Solo la Germania ha un indice di vecchiaia poco più elevato. Aumenta la percentuale dei divorzi, ma restiamo comunque, assieme all’Irlanda, il paese europeo dove se ne registrano di meno. Si è alzata la soglia del primo parto, a circa 31 anni con una media di 1,4 figli per donna. Anche questo tasso è tra i più bassi d’Europa.
In compenso, gli italiani detengono un primato europeo, quello dell’uso dell’automobile: ci sono ben 606 auto ogni mille abitanti. Un Paese super motorizzato dunque, con i guidatori che non rinunciano all’auto, anche per brevissimi spostamenti, nonostante la crisi e l’aumento del costo della benzina.
Venendo ai costumi, l’Istat rivela che solo la metà degli italiani usa internet. Il suo utilizzo è inferiore rispetto al resto d’Europa – un esempio su tutti è la Svezia, con il 90% della popolazione che naviga in rete – ma cresce il numero di individui che si informa sul web, mentre cala il numero di lettori dei quotidiani. E i libri? Solo il 45% degli italiani ha letto un libro negli ultimi 12 mesi.
Sul fronte della salute, le persone obese, in aumento negli ultimi dieci anni, ammontano al 10,3% della popolazione adulta. Sempre con riferimento alla popolazione di 14 anni e più, i fumatori rappresentano il 22,8% e i consumatori di alcol a rischio il 16,4%.
È stato inoltre registrato un incremento della raccolta differenziata, soprattutto nel nord-est. Tuttavia il 36,8% delle famiglie italiane, più di una su tre, segnala problemi relativi all’inquinamento dell’aria nella propria zona di residenza.