Pubblicato il: Lun, Lug 1st, 2013

New York celebra Antonio Gramsci con un’opera per tutti

di Amira Fulvia Turazzi

L’artista Thomas Hirschhorn posa nel monumento dedicato a Gramsci (Todd Heisler/The New York Times)

Oggi a New York sarà aperto al pubblico un monumento dedicato al filosofo e politico italiano Antonio Gramsci. L’ideatore è l’artista svizzero Thomas Hirschhorn, che, con questa installazione, conclude una tetralogia dedicata ai suoi filosofi preferiti. Il monumento dedicato a Gramsci segue, infatti, quelli eretti in onore di Gilles Deleuze ad Avignone, Gorge Bataille a Kassel e Spinoza ad Amsterdam.

Come nelle opere precedenti, Hirschhorn ha voluto costruire i monumenti in zone disagiate, scegliendo, per la città di New York, il quartiere di Forest Houses nel Bronx, per aggiungere all’opera un valore sociale.

Per i lavori di costruzione, durati alcuni mesi, e per gestire il flusso di visitatori per le prossime 10 settimane, Hirschhorn ha assunto alcuni residenti di Forest Houses, che sono così diventati parte attiva del progetto.

Il monumento non è però un comune cenotafio che ritrae le fattezze fisiche del pensatore. L’opera, costruita con legno, plexiglass e nastro adesivo, è a metà tra un’agorà, una palafitta ed un auditorium, e l’idea di Hirschhorn è che, da oggi – 1 luglio – al giorno della chiusura – 15 settembre – diventerà un punto di incontro per artisti, intellettuali, attivisti e, perché no, per quei turisti che avranno il coraggio di avventurarsi fino a qui.

La dedica ad Antonio Gramsci risiede perciò nella natura e nella funzione dell’opera, che permette al pubblico di essere non solo spettatore, ma parte integrante della società. Infatti tutti gli elementi del monumento, l’ubicazione, i materiali, la fruizione, richiamano l’ideale gramsciano dell’alternativa popolare all’egemonia culturale della classe dominante.

Antonio Lounge, uno spazio per lo scambio di opinioni

Il filosofo e politico italiano sosteneva che tutti gli uomini sono intellettuali e che «non c’è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l’homo faber dall’homo sapiens». Questo concetto, tratto dai Quaderni scritti in carcere, sembra essere la fonte d’ispirazione del lavoro di Hirschhorn, che, attraverso le sue opere, intende creare uno spazio in cui la cultura urbana trovi la sua dimensione per esprimersi al meglio.

Che un monumento dedicato ad un filosofo marxista, fondatore del Partito Comunista Italiano, venga eretto a New York, è un fatto assolutamente straordinario, che ha già creato molto scalpore, ma che rappresenta bene la trasformazione della società americana, nella quale il cosiddetto 99% riesce sempre di più a trovare voce.