Pubblicato il: Sab, Feb 9th, 2013

«Love is all you need»: per Susanne Bier, that’s amore

di Chiara Gagliardi

Trine Dyrholm e Pierce Brosnan in una scena del film.

Il 2013 si è aperto con un panorama inestimabile di film importanti: mentre la notte degli Oscar si avvicina, ci si gode gli ultimi film che arrivano direttamente dal festival di Venezia. È tempo per The Master, che narra di una setta religiosa, per Les Miserables, musical che racconta una versione inedita dell’opera di Victor Hugo, per Lincoln, storia del famoso presidente americano. Le nomination per gli Oscar sono nove, e la sfida va avanti a colpi di grande schermo, aspettando la grande data del 24 febbraio, durante la quale il prestigioso premio verrà finalmente assegnato. L’inizio del 2013 lascia anche spazio, tuttavia, ad una serie di pellicole divertenti e leggere, che sanno far divertire e sorridere. Una di queste è proprio Love is all you need, ultima fatica della regista danese Susanne Bier, presentata fuori concorso a Venezia 69. Il film è una deliziosa commistione fra lo stile danese e quello della commedia americana: i protagonisti sono infatti Trine Dyrholm, attrice danese, e Pierce Brosnan, conosciuto in tutto il mondo cinematografico.

Il film narra, con delicatezza e leggerezza, tematiche importanti: Susanne Bier si muove con uno sguardo al femminile attraverso le crisi di mezza età, la tragedia della malattia e i timori giovanili. Ida (Trine Dyrholm), una parrucchiera danese, ha appena sconfitto il cancro al seno: dopo aver subito una mastectomia, la donna è convinta che le cose torneranno come prima, salvo tornare a casa e trovare il marito in dolce compagnia. Ida entra in una crisi profonda, e dopo aver lasciato l’uomo parte per l’Italia, dove la figlia si sta per sposare: durante il viaggio conosce Philip (Pierce Brosnan), ricco vedovo americano estraniato dal mondo, che non si è mai ripreso dalla morte della moglie. Le due anime si incontrano in un universo di ferite e dolore, riuscendo insieme a trovare una strada per tornare alla felicità. La storia è semplice, ma molto ben sviluppata: il tutto viene inoltre farcito (non bisogna dimenticare che si sta parlando di una commedia) da personaggi divertenti ed originali, come la zia Benedikte, estroversa ai limiti del ridicolo, stereotipo di una figura che si può facilmente ritrovare nella vita di ognuno.

La regista danese Susanne Bier.

Love is all you need cattura e conquista già dalle note della colonna sonora: «That’s amore» di Dean Martin è un grande classico evergreen. Susanne Bier non parla di grandi passioni o di storie romantiche al limite della follia, ma racconta l’amore visto con gli occhi di una donna di mezza età: un sentimento calmo nella sua intensità, forte e saldo, a cui potersi aggrappare per superare le avversità della vita. Questo è l’amore per Ida: il suo personaggio, interpretato magistralmente da Dyrholm, viaggia fra la contemporanea forza e fragilità di una donna che ha sconfitto il cancro ma che appare tanto indifesa di fronte al marito traditore. Love is all you need è, sì, una commedia, ma nel contempo un film importante, con una profondità di pensiero e di lettura della realtà che sono caratteristiche di un’opera matura. Accanto alle vicende degli adulti, trova posto anche il dramma dei due ragazzi che si accingono a sposarsi, Patrick ed Astrid: dalla gioia della giovinezza si passa all’indecisione, alla paura per compiere il passo definitivo verso l’età adulta, alla percezione che si ha di sé ed alle dinamiche quanto mai complesse di un sentimento giovane.

Le due età, quindi, sono messe a confronto: a fare da cornice al tutto è il bellissimo panorama di Sorrento, Napoli e Sant’Angelo, che ospitano gran parte del film. Nella pellicola predominano i colori accesi e caldi, come il giallo ed il carminio, accostati all’azzurro del mare. La fotografia rende questo film una gioia per gli occhi. Il dualismo fra allegria e malinconia la fa da padrone nell’ultimo lavoro di Susanne Bier, che si riconferma una delle più grandi registe donne dell’ultimo periodo dopo Un mondo migliore. Decisamente da vedere, per passare una serata piacevole e dimenticare gli affanni quotidiani.