A Roma la prima fecondazione eterologa interamente italiana
di Adalgisa Marrocco
L’annuncio è arrivato: la prima gravidanza da fecondazione eterologa tutta italiana è stata ottenuta a Roma, presso il Centro di Medicina della Riproduzione dell’European Hospital, sotto la guida del professor Ermanno Greco.
Dopo la decisione della Corte costituzionale, che il 9 aprile scorso aveva dichiarato incostituzionale il divieto di eterologa previsto dalla Legge 40, i primi frutti si vedono anche in Italia. Già negli scorsi mesi, l’Associazione Luca Coscioni aveva comunicato gravidanze ottenute grazie alla donazione di gameti congelati esterni alla coppia, ma è nelle ultime ore che arriva la notizia del primo concepimento ottenuto grazie ad una “filiera terapeutica” interamente italiana: dalla donazione all’impianto. Infatti, il professor Greco ha tenuto a specificare come la gravidanza sia stata ottenuta «trasferendo un unico embrione proveniente da ovociti freschi e non da ovociti congelati provenienti da banche straniere». Ci troviamo dinanzi al primo trattamento realizzato con ovociti italiani. Nonostante l’opposizione del Ministero della Salute, che quest’estate aveva ordinato il sequestro di alcune cartelle cliniche da parte dei Nas per indagare sulle terapie, esse risultano perfettamente legali ed autorizzate poiché non sussiste vuoto normativo. Così, qualsiasi coppia possieda il requisito di infertilità totale può rivolgersi alle strutture adibite al trattamento. Qualche mese fa, Hera Onlus di Catania, SOS Infertilità Onlus di Milano e CittadinanzAttiva avevano stilato un prontuario riguardante la donazione dei gameti articolato in sette punti:
- I donatori possono essere i fertili, oppure gli infertili che donano parte dei loro gameti durante i cicli di PMA. I gameti potranno essere donati sia da chi ha già prole sia da chi non ne ha;
- I donatori devono avere un’età compresa fra i 21 e i 35 anni;
- I donatori devono essere in buone condizioni di salute generale e non presentare nella loro storia ereditaria indizi di alcuna malattia. Saranno esaminati i rischi per malattie genetiche e per malattie infettive;
- Il numero di donazioni sarà limitato: per ragioni di equilibrio genico, da ogni donatore non possono risultare più di 6 gravidanze;
- I gameti donati saranno posti in quarantena per almeno 6 mesi, nel frattempo si verificherà la permanenza in stato di buona salute del donatore;
- La donazione deve essere giustificata da una spinta altruistica e realizzata nella più assoluta gratuità. La donazione deve essere lontana da qualsivoglia interesse, circostanza proibita dalla stessa Legge 40 nell’articolo 12 – comma 6;
- I donatori devono essere anonimi come previsto dalla legislazione attuale sulla donazione di organi, di cui ai Decreti Legislativi 191/2007 e 16/2010.
Ermanno Greco, fautore della prima gravidanza eterologa tutta italiana, ha voluto aggiungere: «Questo successo dimostra come i Centri Italiani siano in grado di operare in questo settore così delicato con la massima efficienza e la massima qualità e sicurezza per le pazienti».