A Lisbona la street art riqualifica il Bairro Alto: intervista a Inês Machado
di Martina Mastropierro
La Galeria de Arte Urbana di Lisbona è un progetto voluto dal Consiglio comunale per riqualificare la zona del Bairro Alto. Abbiamo intervistato Inês Machado, che collabora con la galleria dal 2008.
- Ho letto dei suoi studi, da dove proviene la passione per l’arte?
La passione per l’arte mi è stata tramandata da mio padre, che era un architetto e docente di geometria al liceo. Quando ero bambina mi portava spesso a vedere mostre d’arte contemporanea alla Fondazione Calouste Gulbekian che all’epoca era, ed è tuttora, uno dei più importanti centri culturali di Lisbona. Sono stata fortunata perché sono cresciuta nei sobborghi di Lisbona, più precisamente nel villaggio di Carcavelos, dove le prime manifestazioni di graffiti calligrafici apparvero alla fine degli anni ’80. La maggior parte dei writers portoghesi non erano altro che i miei “colleghi più grandi” al liceo, e io sono cresciuta guardandoli dipingere, immersa in quella sub-cultura fatta di hip hop e graffiti.
- Come e quando è nata l’idea della GAU?
Il progetto della Galleria di Arte Urbana (GAU) nasce nel 2008 come parte di un piano di risanamento che il Consiglio Comunale di Lisbona aveva deciso di operare nel quartiere di Bairro Alto. Tra le varie iniziative, tra cui il rafforzamento della sorveglianza della polizia, la regolamentazione degli orari di ristoranti, bar e club, sono stati puliti i graffiti delle strade principali. A seguito di tale situazione il Consiglio comunale ha sentito il bisogno di creare un luogo dedicato alla street art, assumendo e riconoscendo pubblicamente l’importanza di questa espressione, così i cartelloni che si vedono presso la Calçada da Glória, proprio accanto a Bairro Alto, sono stati installati appositamente per graffiti legali e per pittura di strada. Aderendo a questo programma, la Galleria d’Arte Urbana cerca di diversificare e di estendere le sue opere e progetti, non solo geograficamente (ricercando in città nuovi posti e supporti per gli artisti di strada), ma anche diffondendo la sua operatività a livello nazionale e internazionale. In questo modo siamo in grado di individuare grandi gruppi di interesse nella strategia di lavoro della GAU: in primis la realizzazione di un inventario dei pezzi di arte urbana esistenti in città, compresi quelli che sono già scomparsi, dal 25 aprile 1974 al giorno d’oggi, poi lo sviluppo di campagne di sensibilizzazione e di comunicazione culturale sul tema dell’arte urbana, il sostegno della ricerca accademica e della produzione artistica, la promozione di dibattiti e riflessioni nell’ambito della urban art e, infine, la co-fondazione della Rete Internazionale per la Creatività Urbana (insieme ad altri paesi europei come Italia, Francia, Russia, Regno Unito, Germania, Turchia e Paesi Bassi).
- Perché investire tempo e denaro nell’arte urbana?
La Galleria d’Arte Urbana capisce l’importanza della promozione dello sviluppo di quest’arte, rifiutando con fermezza pratiche di vandalismo e azioni irrispettose verso le opere di altre manifestazioni artistiche; la GAU ritiene che tutti questi linguaggi artistici possano coesistere nel paesaggio urbano in modo democratico, sempre sottolineando l’importanza della preservazione del patrimonio culturale, la conservazione e il restauro. Per il Consiglio comunale è diventato rilevante aprire un dialogo con la comunità artistica legata all’arte dei graffiti e di strada, al fine di aumentare la consapevolezza dell’importanza di custodire il patrimonio artistico e culturale di Lisbona: un rapporto, quello con l’arte di strada, che abbiamo cercato di approfondire fornendo nuovi spazi autorizzati in cui gli artisti potessero sviluppare la loro creatività, la loro tecnica ed immaginazione. Queste comunità artistiche hanno la possibilità di lavorare in superfici sempre più vaste ed eterogenee, sparse per la città di Lisbona dove possono lasciare i segni della loro espressione. Per tale ragione, la Galleria d’Arte Urbana non solo ha sostenuto i propri progetti ma, allo stesso tempo, anche quelli proposti dagli autori legati a questo mondo. Appartenendo al Dipartimento Beni Culturali del Comune di Lisbona, tutti i progetti che finanziamo o con cui siamo associati sono sostenuti dal municipio di Lisbona. Per quanto riguarda il gruppo di “produzione artistica” siamo sempre alla ricerca di spazi e mezzi per dipingere: da quando la GAU è stata fondata, abbiamo sviluppato un lavoro che punta alla legalizzazione dei muri sparsi per la città, facciate e altri tipi di supporti (strutture pubbliche, contenitori per il riciclaggio di vetro, camion della nettezza urbana, contatori elettrici, pannelli, ecc). Per il Comune di Lisbona, esiliare l’arte urbana e ridurre il suo status ad un “atto vandalico” equivarrebbe a un approccio superficiale che non farebbe altro che nascondere un intero universo plastico. Pensiamo, dunque, che questa arte possa dare un contributo decisivo per un nuovo godimento estetico dello spazio pubblico.
- Ci racconta la sua esperienza a Padova nell’ambito della riqualificazione della città?
Siamo appena stati a Padova per l’apertura del progetto AHEAD e, da quello che abbiamo visto e sentito durante il nostro soggiorno, possiamo dire che l’esperienza è stata sicuramente positiva; i luoghi rinnovati tramite interventi artistici hanno guadagnato una nuova vita e sono stati molto ben accolti non solo dalle comunità circostanti ma anche in generale dai media, dal Consiglio comunale, dagli abitanti di Padova, dalla comunità artistica e da membri delle università. Pensiamo che sia un progetto che dovrebbe essere esteso anche ad altre zone della città stessa, affinché si percepisca meglio la produzione di questo tipo di opere d’arte di strada per le ragioni di cui sopra, e anche perché possono arricchire il panorama del paese, la vita quotidiana degli abitanti e promuovere la creatività e lo sviluppo del patrimonio culturale cittadino. Sia Padova che Lisbona sono città che possono accogliere entrambi i linguaggi artistici in modo democratico e rispettoso: la tradizione e la storia uniti ai graffiti e alla street art.
- Sappiamo che altre città, anche qui in Italia, si sono interessate all’arte di strada grazie al lavoro portato avanti dalla GAU. È soddisfatta dei risultati? Pensa che le città dovrebbero dare più spazio alla street art?
Sì, siamo soddisfatti dei risultati. Siamo lieti che l’esperienza di Lisbona possa essere condivisa e apprezzata da altre città, nel senso di condividere le azioni di tutela del patrimonio culturale. Come abbiamo già accennato in precedenza, riteniamo che queste dovrebbero dare spazio all’arte di strada alla pari degli altri interventi artistici già esistenti, in modo democratico. Ribadiamo che tale presa di posizione non implica trascurare i principi di tutela, conservazione e restauro del patrimonio artistico e culturale del luogo, anzi, si propone di aumentare la consapevolezza della sua diversità e ricchezza.
- Ha notato un avvicinamento dei cittadini alla street art? (Grazie anche al lavoro svolto dalla GAU)
Sì, naturalmente. Riceviamo quotidianamente feedback positivi dai progetti della GAU e dagli interventi di arte di strada a Lisbona da parte della comunità artistica, dalle comunità circostanti, dai media nazionali e internazionali, da altri dipartimenti del Consiglio della città di Lisbona e dagli abitanti di Lisbona in generale; anche insegnanti e ricercatori, i nostri partner e altre fondazioni culturali e associazioni di tutto il mondo ci tengono a dire la loro.
- Ci sono novità della GAU che può rivelarci?
Sì, naturalmente! Siamo lieti di condividere con voi gli eventi del prossimo mese:
– Urban Art Annual Show: nuove opere verranno realizzate su sette pannelli della GAU, situati in Calçada da Glória e Largo da Oliveirinha (dove la GAU è nata) tra il 3 e il 12 ottobre. L’apertura dovrebbe avvenire alla fine del mese. Gli artisti selezionati sono: Tamara Alves, UIVO & MURTA, KLIT, Godmess, Hagael, Sofia Pidwell e Isa Silva.
– Uscita del nuovo volume della rivista della GAU. Tutte le nostre edizioni e riviste (anche in versione inglese) possono essere lette tramite piattaforma ISSUU, gratuitamente.
– Continuiamo ad alimentare Google Street Art Project, di cui siamo partner, con più foto di opere d’arte di strada di Lisbona.