Principesse Disney vittime di abusi, campagna shock di Saint Hoax
di Giulia Mazzetto
Probabilmente non sarà apprezzata dai cultori del purismo disneyano, ma non si può negare che la nuova campagna promossa dall’artista anonimo Saint Hoax risulti di grande impatto. Le immagini mostrano alcune tra le più celebri protagoniste dei cartoni Disney baciate contro la loro volontà dai rispettivi padri ed hanno un fine molto nobile, ossia quello di denunciare gli abusi sessuali sui minori che in molti casi avvengono all’interno della stessa famiglia di origine, tant’è che la didascalia inserita al di sotto dei montaggi ha l’intenzione di diffondere un messaggio forte e chiaro: «Il 46% dei minori che sono stuprati sono vittime di membri della propria famiglia. Non è mai troppo tardi per denunciare una violenza». L’obiettivo manifesto è perciò quello di incoraggiare le vittime a raccontare e denunciare i loro casi alle autorità per evitare che accadano di nuovo.
Al quotidiano londinese Independent, l’artista medio orientale, che si fa conoscere con lo pseudononimo Saint Hoax, ha dichiarato di aver tratto ispirazione dalla triste confessione di una delle sue migliori amiche, che gli ha recentemente raccontato delle molestie subite ad opera del padre all’età di appena sette anni, e ha poi aggiunto che il fatto che lei abbia impiegato 14 anni per condividere con qualcuno questa terribile esperienza gli ha scosso il cuore, spingendolo a mettere in pratica l’iniziativa. Le principesse Disney prescelte sono quindi Jasmine, Aurora e Ariel, meglio note come la dolce metà di Aladdin, la Bella Addormentata e la Sirenetta, le quali sono raffigurate in una veste sicuramente traumatizzante, con gli occhi colmi di terrore, avvinghiate nella stretta dei propri padri divenuti orchi.
Saint Hoax (Facebook, Twitter) non è nuovo a iniziative di questo tipo: già in passato, infatti, l’artista che ama autodefinirsi “POPlitico” ha realizzato varie creazioni per «riscrivere la storia in chiave pop servendosi di menzogne visuali». I risultati sono illustrazioni dei più importanti leader politici mondiali nelle vesti dei protagonisti cattivi delle fiabe nella serie dal titolo “PoliVillains”, dove non ha risparmiato proprio nessuno, da Putin Frollo de “Il Gobbo di Notre Dame” a Obama Dottor Facilier de “La principessa e il ranocchio”, o ancora la serie di GIFS “War Drag You Out” realizzata per trasformare alcuni personaggi intestatari di dichiarazioni omofobe in Drag Queens.
La campagna attuale, denominata significativamente “Princest Diaries”, tenta così di operare in un modo originale e ad effetto una sensibilizzazione su un tema delicato, sfruttando un universo da tutti conosciuto e simbolo della spensieratezza e dell’happy ending che dovrebbe caratterizzare l’età infantile. Le creazioni di Saint Hoax a prima vista disturbano, provocano sconcerto e quasi ribrezzo per l’evidente nota stonata provocata dal pensiero che all’interno di una fiaba possano entrare simili atrocità, ma poi inducono ad una seria riflessione.
Sembra proprio che l’iniziativa stia portando i primi frutti, se è vero che, il giorno immediatamente seguente alla pubblicazione delle immagini sul suo sito, Saint Hoax ha ricevuto una mail da parte di una ragazza che ha deciso, anche grazie al risalto mediatico della campagna, di denunciare il padre che aveva abusato di lei. «Se i poster possono cambiare la vita anche di una sola persona − ha dichiarato l’artista − allora ne vale la pena».