Quale futuro per i bambini? Per l’asilo di Negrar (VR) la lotta continua
di Chiara Gagliardi
Una riunione per decidere il futuro della scuola materna “Santa Famiglia”, vera e propria istituzione nel paese veronese di Negrar. A rischio di chiusura, l’asilo vede alcune situazioni drammatiche: le insegnanti non ricevono lo stipendio da agosto. Ogni mattina, tuttavia, sono presenti in classe, e proseguono con dedizione il loro lavoro: la vita quotidiana della piccola scuola non è stata turbata, ma la lotta per ottenere dal Comune i fondi necessari a far sopravvivere la “Santa Famiglia” prosegue. Giovedì 18 ottobre, alle 20.30, il Comitato di Gestione si è incontrato con gli assessori di Negrar in una riunione per discutere della delicata situazione. Presenti anche i genitori dei bambini, quei piccoli allievi che rischiano improvvisamente di non avere più un posto dove andare.
Nel corso della serata, sono intervenuti l’assessore al Bilancio, Stefano Ceradini, e l’assessore alla Cultura, Gianni Pozzani. Ceradini ha ribadito la necessità, per il Comune di Negrar, di “navigare a vista” e l’impossibilità di pianificare una convenzione, data la difficile situazione di crisi che coinvolge l’Italia intera. Assicura, tuttavia, che si stanno stanziando i soldi necessari per la sopravvivenza dell’asilo. Nell’ottica di programmare i fondi strada facendo e verificando la disponibilità economica, per la “Santa Famiglia” saranno previste due rate, una più consistente da 120mila euro, e una seconda da 50mila euro. Tuttavia, mentre la prima rata sarà quasi sicuramente erogata, per la seconda non si garantisce. Non ci sarà la possibilità, inoltre, di rinnovare la convenzione fra scuola e Comune che gli anni scorsi ha garantito a tutti i bambini di Negrar un posto dove poter imparare le prime nozioni, in vista dell’accesso alla scuola elementare. Se la scuola dovesse chiudere, infatti, i piccoli si dovrebbero spostare verso i vicini paese di Prun, Fane ed Arbizzano (VR), le cui materne sono in altrettanta difficoltà e non attrezzate per accogliere un sovrannumero di allievi.
Ceradini parla anche della difficile situazione delle insegnanti: «Bisogna sbloccare la situazione al più presto», sostiene. «La prima rata dei fondi potrà aiutare nel pagamento degli stipendi, ma per la tredicesima bisognerà chiedere un aiuto alle famiglie». La scadenza di tutto il procedimento è prevista per fine novembre: entro il 31 ottobre un Consiglio Comunale ratificherà i pagamenti, mentre l’8 novembre sarà la Giunta a deliberare ed a stanziare i fondi per la scuola. Interviene anche l’assessore Pozzani, che sottolinea le reali difficoltà economiche in cui il Comune di Negrar si trova in questo momento, e la volontà dell’amministrazione di uscirne e di aiutare la scuola, nonostante l’atteggiamento di sfiducia che i cittadini rivolgono in questo momento alle istituzioni e tutte le proteste per porre la questione all’attenzione del Sindaco.
I genitori appaiono tesi, nervosi ed arrabbiati. Gli assessori, ogni tanto, vengono interrotti dallo sfogo di qualche voce dalla platea. Ad intervenire e a fare domande sono in tanti: una mamma parla del bilancio del Comune di Negrar come di una “lista della spesa”. In cima, ciò a cui non si può proprio rinunciare: «Ci dovrebbero essere in primis l’istruzione e la sanità, quindi la scuola materna è proprio l’ultimo fronte su cui compiere dei tagli». Forti le proteste quando si parla di aumentare ancora la retta per i bambini. Le insegnanti siedono, silenziose, in prima fila: esprimono tuttavia la loro preoccupazione per la mancanza di una convenzione scritta, che il Comune in questo momento non può concedere, e la volontà di rivolgersi a un sindacato se la questione non cambierà. Dopo l’uscita degli assessori, la responsabile del Comitato di Gestione, Caterina Cardinale, fa il punto della situazione: la chiusura della scuola sarebbe un atto estremo, prima bisogna fare tutti i tentativi possibili per salvarla. Le proposte sono molte: un contributo volontario in più da parte delle famiglie per pagare le maestre, l’anticipazione della rata di dicembre che verrà poi condonata all’arrivo della prima rata dei fondi.
L’angustia è tuttavia per il 2013: se la scuola, in qualche modo, riuscirà ad arrivare in fondo all’anno scolastico, lascerà una situazione molto peggiore per il periodo venturo. Ancora buchi, ancora fondi mancanti, ancora tagli da parte del Governo (si attende una diminuzione del 48% dei contributi statali) e del Comune: quale sarà il futuro per le insegnanti di Negrar e per i bambini, che potrebbero essere costretti a rimanere a casa? Solo il tempo potrà dirlo: per il momento, si aspetta la prima rata dei contributi e si attende una maggiore chiarezza sulla situazione. L’asilo “Santa Famiglia” continua la sua vita di sempre: lunedì aprirà i battenti e farà entrare gli allievi. Le maestre saranno al loro posto, dietro la cattedra. Ancora una volta, per il momento, senza stipendio.